CITAZIONE
Ti stanno proprio sul cazzo i giovani d'oggi,eh Fabio?
(rispondi affermativamente se ti va,neanch'io stravedo per loro)
Spero tu stia scherzando, Kim... non avrei disegnato 15 anni Disney nè avrei fatto Nemrod nè continuerei a frequentarli se fosse come dici tu!
Che significa "i giovani d'oggi"? A me viene in mente solo un film di Totò e Fabrizi (grandioso).
Non ho mai sopportato le generalizzazioni, perdonami. Diventano sempre pericolose. Perciò niente giovani d'oggi, vecchi di domani, di mezz'età dell'altroieri. Tra i giovani di oggi (e la cosa ovviamente è allargabile alle generazioni passate e a quelle future) ci sono persone meravigliose e perfetti imbecilli, stesso dicasi per le persone di mezz'età e per gli anziani! O tutti gli anziani sono saggi e buoni? Non scherziamo! Ci sono dei vecchi orribili che son stati tanti anni fa giovani, e che hanno proseguito su quella strada, oppure che sono cambiati lungo la strada, e viceversa "bravi ragazzi" che rimarrano tali o che cambieranno direzione (e qui bisogna vedere che s'intende per "bravi ragazzi", se bacchettoni moralisti senza una sgualcitura o gente che si mette in gioco davvero e tuttavia non precipita, o che riesce a riprendere la via) ... le cose sono troppo sfaccettate per discuterne in poche righe.
La discesa nel caos personale (indicato simbolicamente in tutte le culture e le tradizioni) o il rifiuto di farlo, è uno dei motivi di quei cambiamenti. Nel bene o nel male.
Questo numero verte sul caos. Non solo su quello dei giovani, ma su quello degli uomini. Anche Hiram e Paolo sono giovani, e dunque?
CITAZIONE
Anche a una seconda lettura continuo a non capire la figura di Eleonora!Chi è?In cosa consiste il suo potere?Come ha fatto a soggiogare tutti quei ragazzi trasformandoli in una specie di kamikaze?
L'hai volutamente lasciata nell'ambiguità poiché si identifica con la Chimera o scopriremo qualcosa in più su di lei nell'indagine che Hiram si appresta a compiere?
E' semplice, Kim, e senza nessuna ambiguità. Eleonora è una ragazza qualsiasi, che ha scelto di non guardare dentro di sè. Che ha dunque chiuso lo sguardo sia al caos che alla possibile verità. Per paura: di perdersi, di trovarsi.
Una scelta sempre coraggiosa da parte di chi decide di compierla. Ma che comporta inevitabilmente dei rischi, che ho voluto sottolineare.
Il suo potere non l'ha scelto coscientemente, ne è stata investita. Questo per dire che a volte è inutile voltare le spalle all'ombra, perchè si presenta in mille forme (altra allegoria della chimera).
Meglio allora farlo con lancia e scudo, come Bellerofonte. Altrimenti si rischia di venire attaccati e di essere totalmente impreparati nella difesa. Finendo per soccombere.
In questa storia, metaforicamente, la Chimera risorge e prende possesso della vita di una ragazza. Ma in realtà il mito - l'archetipo - non muore mai, è immortale. Ciò che rappresenta la Chimera valeva 3000 anni fa tanto quanto oggi.
Grazie al potere della Chimera, che s'insedia in una ragazza all'apparenza tranquilla e normale (ma che covava un'ombra mai sopita) altri ragazzi vengono soggiogati, in una sorta di propagazione del male.
Nella nostra storia ciò avviene grazie ai poteri della Chimera, alla sua magia, ma è un'altra la fonte che l'alimenta. Infatti Eleonora e la Chimera sono madre e figlia allo stesso tempo.
E pensa, tutto nasce da una lucertola vista morire in un barattolo, un crudele gioco tra bambini, una piccola creatura a cui Eleonora decide di non prestare soccorso per paura e che volutamente caccia in un angolo - in ombra - della sua mente.
Sono dell'idea, Kim, che del male si debba parlare e lo si debba affrontare. Non solo del male che pensiamo di vedere, quello che è sempre negli altri e che magari prende forma in qualche orribile evento storico. No, del bosco nero che ci aspetta nel cuore. In quello di tutti, il nostro demone personale: è quello che raccontano tante favole, storie per bambini ma racconti iniziatici al tempo stesso. Nessuno se ne può ritenere immune, pensando di essere "puro" o buono. Se lo fa, va incontro a dei rischi.
Non a caso, il caos è all'origine del mondo. E l'uomo non è un microcosmo, forse?